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Auto diesel e benzina, stop nel 2035. Pmi preoccupate ma pronte a investire

Questionario Cna tra autoriparatori e aziende meccaniche produttrici per l’automotive. Chiedono poca burocrazia, un sostegno agli investimenti, tutela verso la concorrenza

Auto diesel e benzina, stop nel 2035. Pmi preoccupate ma pronte a investire

Preoccupazione per l’inevitabile cambiamento che porterà alla propria impresa, un cambiamento ancora difficile da valutare ma che certamente richiederà investimenti nell’innovazione e modifiche all’organizzazione del lavoro. Allo Stato le aziende chiedono norme semplici e poca burocrazia quando il cambiamento diventerà operativo e un sostegno attraverso bonus fiscali all’inevitabile acquisto di nuove attrezzature. Alla Cna chiedono una azione forte di tutela delle imprese nei confronti dell’Unione Europea e dello Stato affinché il cambiamento non sia traumatico soprattutto per le pmi, inoltre una grande puntualità nel dare informazioni dettagliate ed aggiornate.

Il cambiamento di cui parliamo è lo stop alla vendita di auto e diesel nel 2035 deciso dall’Unione Europea con l’obiettivo di ridurre per i nuovi veicoli le emissioni di Co2 del 100%. A quella data (al netto naturalmente di proroghe e modifiche che saranno richieste dai vari Stati) verranno messi fuori commercio i motori a combustione sostituiti da quelli elettrici. Cna ha lanciato un questionario per sapere cosa ne pensano i due settori maggiormente interessati da questo cambiamento: i produttori di componenti meccanici per l’automotive e gli autoriparatori.

“Come era prevedibile è un cambiamento che crea preoccupazione ed è normale che si aspettino maggiori informazioni prima di esprimere un giudizio definitivo – commenta Claudio Pazzaglia, Direttore Cna Bologna -. Ma alcune opinioni sono già molto chiare tra le imprese. Innanzitutto, che l’impatto sulle nostre aziende riguarderà la quasi totalità delle officine di autoriparazione e migliaia di piccole imprese bolognesi della subfornitura meccanica. Insomma, un cambiamento epocale per tantissime aziende”.

“Entrambi i settori – prosegue Pazzaglia - hanno già chiaro che non potranno stare fermi ad aspettare gli eventi, ma dovranno agire, in particolare su due ambiti: investimenti nell’innovazione (attrezzature e processi produttivi) e nuova organizzazione del lavoro, consapevoli che occorrerà investire molto anche sulla formazione, degli imprenditori e dei loro addetti tecnici. Con una consapevolezza in più: si dovrà ragionare in un cambiamento del proprio ‘pacchetto’ clienti, prevedendo nuovi arrivi ma anche abbandoni”.

“Di conseguenza anche le richieste delle imprese sono già molto esplicite e coerenti – conclude Pazzaglia -. La prima è quella di non essere soffocati dalla burocrazia e dalla complicazione delle norme che inesorabili arriveranno. La seconda è un utile sostegno, sotto forma di bonus fiscali o altre dinamiche, per l’acquisto delle nuove attrezzature che saranno necessarie. Una terza richiesta: l’Italia tuteli con le norme appropriate la nuova concorrenza che potrebbe arrivare da imprese straniere, evitando fenomeni già avvenuti in passato. Alla Cna, quindi, le imprese chiedono una forte azione di tutela perché queste richieste siano soddisfatte e una grande puntualità e dettaglio nell’informazione e negli aggiornamenti normativi. Cna certamente si impegnerà per dare loro soddisfazione”.


I risultati del sondaggio

Produttori di componenti meccanici per l’automotive

  • Qual è stata la tua reazione una volta appresa la notizia?
    . Preoccupato per cambiamenti difficili da gestire 46%
    . Interessato a saperne di più 38%
    . Stimolato ad innovare 8%

  • Quanto pensi inciderà questa novità per la tua azienda?
    . E’ troppo presto per fare valutazioni, non saprei 38%
    . Da approfondire, ma credo che dovrò cambiare il parco clienti 23%
    . Da approfondire, ma credo dovrò investire nell’innovazione 15%
    . Da approfondire, ma credo dovrò modificare le attrezzature 8%

  • Cosa ti aspetti dallo Stato?
    . Norme che rendano più semplici i cambiamenti 46%
    . Norme che tutelino la concorrenza con imprese straniere 31%
    . Sostegno se occorre acquistare nuove attrezzature 15%
    . Sostegno negli sviluppi commerciali coi nuovi clienti 8%

  • Cosa ti aspetti da Cna?
    . Azione di rappresentanza forte verso Governo e Parlamento per tutelare le pmi 77%
    . Una informazione puntuale su questa nuova norma e sui suoi aggiornamenti 38%
    . Consulenza puntuale per le modifiche organizzative e produttive che la norma comporterà 8%
    . Formazione puntuale per i dipendenti e gli imprenditori nell’adattamento alla nuova norma 8%

Autoriparatori

  • Qual è stata la tua reazione una volta appresa la notizia?
    . Preoccupato per cambiamenti difficili da gestire 73%
    . Stimolato ad innovare 20%
    . Interessato a saperne di più 13%

  • Quanto pensi inciderà questa novità per la tua azienda?
    . È troppo presto per fare valutazioni, non saprei 46%
    . Da approfondire, ma credo dovrò investire nell’innovazione 40%
    . Da approfondire, ma credo che dovrò modificare l’organizzazione del lavoro 33%
    . Da approfondire, ma credo che dovrò formare il personale 27%
    . Da approfondire, ma credo dovrò modificare le attrezzature 20%
    . Da approfondire, ma credo che dovrò cambiare il parco clienti 7%

  • Cosa ti aspetti dallo Stato?
    . Norme che rendano più semplici i cambiamenti 73%
    . Sostegno se occorre acquistare nuove attrezzature 33%
    . Sostegno nella formazione dei dipendenti 27%
    . Norme che tutelino la concorrenza con imprese straniere 20%
    . Sostegno negli sviluppi commerciali coi nuovi clienti 13%

  • Cosa ti aspetti da Cna?
    . Azione di rappresentanza forte verso Governo e Parlamento per tutelare le pmi 53%
    . Una informazione puntuale su questa nuova norma e sui suoi aggiornamenti 47%
    . Consulenza puntuale per le modifiche organizzative e produttive che la norma comporterà 20%
    . Formazione puntuale per i dipendenti e gli imprenditori nell’adattamento alla nuova norma 13%